martedì 28 maggio 2013

"Ciao Bordeaux...e a presto!": le emozioni di Matteo

La mia prima esperienza all'estero è stata fantastica. Mai avrei pensato di trascorrere cinque giorni indimenticabili insieme ai miei compagni e professori. 

Il giorno prima della partenza ero emozionatissimo: nella mia mente scorrevano mille pensieri di gioia, di dubbio, di entusiasmo... e di paura. Fino a qualche anno fa ho pensato che mai avrei viaggiato volando, ma mi sono ricreduto. 

Il viaggio è stato emozionante perché era la prima volta che prendevo un gigante con le ali e per di più senza la mia famiglia. Comunque mi sono fatto coraggio e sono salito su questa enorme "macchina volante".
L'aereo era molto grande e i sedili comodi e larghi, sembrava quasi di stare seduti nel salotto di casa. Al decollo ero abbastanza teso ed appena in volo ho evitato di guardare dal finestrino. Ad un certo punto, però, la curiosità ha preso il sopravvento: ho avuto una briciola di coraggio e ho sbirciato all'esterno. Mi è sembrato di essere un gabbiano in volo, libero nell'aria, di andare dove volevo senza limiti di nessun genere. Il decollo e l' atterraggio li ho vissuti abbastanza tranquillamente grazie alle parole confortevoli del professore Fratarcangeli e della professoressa Panetta, che mi hanno rassicurato anche durante tutto il volo. 

Appena arrivato in albergo ho avuto subito il desiderio di conoscere questa affascinante città e di comunicare con i francesi, gli inglesi e gli spagnoli, infatti adoro le lingue e le studio con tanta passione. I professori sono stati dei veri artisti nell'organizzare il viaggio perché è riuscito tutto perfettamente. L'incontro con la delegazione francese è stato emozionante: parlare con loro mi ha permesso di capire i loro caratteri, confrontarmi con i loro pensieri ed idee.
 Passeggiare per Bordeaux è stata un esperienza unica nel suo genere. I grandi viali alberati, i palazzi illuminati, i piccoli bistrot agli angoli delle strade, il profumo delle baguette appena sfornate: tutto è storia, arte e cultura in una città che si sta costruendo un meraviglioso futuro. Una città giovane, all'insegna della moda e delle ultime tendenze che attira migliaia di ragazzi di ogni religione ed età.
Ogni via della città è stata una scoperta, ogni quartiere un piccolo mondo in cui perdersi sognando ad occhi aperti.
Il momento più emozionante è stato ammirare la città dalla Torre Pey Berland, ma anche il tragitto del cammino di Santiago; sempre a Bordeaux, inoltre, la Grosse Cloche e la chiesa di Saint Sauveur. I professori sono stati superfantastici in quanto mi hanno "sbloccato" e sono stati una vera e propria guida nel nostro percorso di viaggio.
Mi sono sentito battere il cuore a mille quando siamo arrivati alla scuola R. Barriere dove abbiamo seguito dei corsi tenuti dai professori francesi. Lì ho capito di essere anche un piccolo artista quando mi sono cimentato a realizzare delle statue in terracotta raffiguranti il pellegrino in marcia, disegnate precedentemente dai compagni di classe. Che esperienza fantastica!!!

Il mio rientro a casa è stato animato da sentimenti diversi: da una parte ero contento di riabbracciare la mia famiglia perchè i miei familiari mi sono mancati tantissimo, però, contemporaneamente, mi dispiaceva lasciare quella meravigliosa città e tutti i miei compagni esteri che hanno contribuito in quei soli cinque giorni a farmi crescere. Non dimenticherò mai il comportamento amichevole dei professori (si sono comportati come dei genitori premurosi e attenti).
Auguro a tutti i ragazzi della mia età di poter vivere un'esperienza del genere perché rimane sempre nel cuore.
Ciao Bordeaux......e a presto!     

Matteo D. C.

Nessun commento:

Posta un commento