venerdì 31 maggio 2013

"La notte prima non avevo chiuso occhio" ... a Syria la parola!

Finalmente era arrivato il giorno tanto atteso, era da tanto che facevo il conto alla rovescia dei giorni che mancavano alla partenza. La notte prima, pensando al viaggio, non avevo chiuso occhio. Ero agitatissima, tanto che sono stata la prima ad alzarmi.

 In fretta e furia sono salita in macchina accompagnata dalle raccomandazioni dei miei genitori e siamo andati verso il parcheggio della scuola. Sono stata la prima ad arrivare ma poi mi ha raggiunto Giorgia. 
Per ingannare il tempo abbiamo salutato le nostre amiche sul piazzale. Con tristezza ho salutato mamma e papà e, una volta arrivato l’autista, sono salita sull’autobus diretto all’aeroporto di Ciampino. Chiacchierando e scherzando con Chiara, Alessio e Andrea siamo arrivati a destinazione.

 Dopo aver aspettato a lungo per la troppa fila era arrivato il momento di partire e sono salita sull’aereo. Ero molto stupita, era enorme e pieno di persone; poco dopo mi sono accomodata e stringendo la mano dei miei amici abbiamo iniziato a decollare … Sentivo una sensazione stranissima nello stomaco, dal finestrino si vedeva un panorama spettacolare, le case e le montagne erano piccolissime. Tuttavia il tempo e’ volato velocemente perciò dopo circa un’ ora e mezza siamo arrivati in Francia.

 Con i bagagli abbiamo raggiunto il gruppo della scuola inglese di Londra e abbiamo iniziato a fare conoscenze. Dopo aver mangiato siamo saliti sul tram per raggiungere l’albergo IBIS STYLES SAINT MEDARD; purtroppo mi sono accorta troppo tardi di aver smarrito lo zainetto.

 L’albergo era moderno e bellissimo, le stanze lo erano ancora di più ed erano tappezzate con colori verdi e fucsia, contenevano un letto matrimoniale e uno singolo e c’erano delle vetrate che si affacciavano sulla strada. Ad un certo punto ci serviva il bagno ma non lo trovavamo, così io e le mie compagne di stanza siamo uscite e dopo aver chiuso la porta ci siamo accorte che la chiave era rimasta dentro ... abbiamo chiesto aiuto ai professori. Appena abbiamo preso il doppione della chiave siamo andati a prendere l’autobus per recarci al centro della città, dove abbiamo visitato molti monumenti come la grande campana, il teatro delle Nove Muse e la piazza dei Giacobini che è la più grande d’Europa.

 Verso le otto siamo andati in una piccola piazza dove abbiamo aspettato un insegnante della scuola francese, Mr. Fred, e altri insegnanti. Lì vicino c’era un ristorante che si chiamava BRASSERIE dI BORDEAUX dove abbiamo mangiato stupendamente. Stanchi siamo tornati in albergo. E’ stata una notte molto movimentata, infatti Chiara aveva mancanza della famiglia e mi svegliava spesso. La mattina successiva ci siamo svegliati molto presto e ci siamo vestiti in fretta e furia per la colazione molto abbondante.

 Verso le otto e mezza siamo partiti per visitare la BORDEAUX medievale, dopo di che siamo saliti sopra la torre di PEY BERLAND con una statua d’oro sulla punta da cui si poteva ammirare tutta la città, anche se provocava le vertigini. Per fortuna siamo scesi subito e abbiamo pranzato. Dopo un po’ Mr.Fred ha organizzato un’attività divisa in gruppi, formati da due italiani, due inglesi e un francese, per aiutarci a lavorare insieme. Ad ognuno di noi ha dato un foglio pieno di quiz in inglese e spagnolo che comprendeva il cammino di SANTIAGO, che partiva dalla Grosse Cloche alla chiesa di Saint Sauveur. Dopo esserci separati ognuno ha avuto il tempo per comprare i regalini. Io ho acquistato un nuovo zainetto che, però, ho rotto subito dopo. Non ero fortunata con gli zainetti! Verso sera siamo andati al ristorante Café de Jalles a Saint Medard dove abbiamo trascorso la serata.

 Il giorno seguente ci siamo recati, dopo la colazione, verso il paesino di Saint Emilion famoso per il vino. Dopo pranzo abbiamo visitato Monsegur dove abbiamo comprato tanti souvenir. In seguito siamo tornati a BORDEAUX . A cena il professore FRATARCANGELI ha animato la serata con la chitarra e abbiamo cantato e ballato tutti insieme. Andrea si e’ travestito da cantante coreano e insieme ad Eldiana e altre ragazze inglesi abbiamo riso tutta la serata.

 La mattina dopo abbiamo fatto colazione e siamo partiti per la scuola francese Sauveterre de Guyenne dove ci hanno accolto molti ragazzi che ci hanno mostrato le varie aule presenti nella scuola. Così abbiamo riformato altri gruppi comprendenti persone diverse. Dopo aver fatto colazione e aver visto tanti alunni (alcuni belli e gentili) siamo andati nell’aula d’arte per realizzare delle statue di terracotta, che raffiguravano il pellegrino in marcia disegnate in precedenza dai compagni delle terze. Ci siamo divertiti parecchio usando attrezzi particolari e conchiglie simbolo del pellegrinaggio. Appena terminato il lavoro, i professori si sono mascherati da cavalieri e insieme abbiamo piantato le viti. Verso le 12.45 abbiamo pranzato con altri studenti nella mensa della scuola dove il cibo era buonissimo. Mezz’ora dopo abbiamo avuto un’ ora di svago come in Italia e abbiamo fatto conversazione con dei ragazzi che ci hanno tempestato di domande.

 Più tardi siamo usciti nel piazzale, dove ci hanno mostrato le diverse spezie che si usavano nel Medioevo (alcune si usano ancora oggi). Alcuni di loro si sono mascherati e hanno realizzato uno spettacolo per mostrarci come avveniva la nomina di un cavaliere e poi ci hanno lasciato provare elmi e spade. Alle 14 abbiamo assistito ad un corso di scrittura medievale, dove uno studioso ha scritto i nomi di tutti noi in una scrittura antica. Passato un po’ di tempo siamo partiti con diversi gruppi per realizzare la caccia al tesoro accompagnati dai professori, che ci lasciavano vari indizi, ma, purtroppo, non sono riuscita a trovare il tesoro. 
Per festeggiare la nostra partenza la scuola francese ha organizzato presso la sala del comune un buffet ricco di dolci gustosi. In più ci hanno mostrato un filmato realizzato da loro per mostrare tutte le attività avvenute nei diversi anni del Comenius . Visto che avremmo dovuto separarci dai francesi, siamo scoppiati in lacrime e ci siamo abbracciati con affetto per un "arrivederci", però non tutti erano cosi tristi di tornare a casa. Quella sera ci siamo scambiati i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail, cosi saremmo rimasti in contatto; rientrati in hotel abbiamo telefonato ai nostri genitori per raccontare la giornata trascorsa. Quella sera io e le mie compagne abbiamo preparato le valigie per il ritorno a casa. La mattina seguente, dopo colazione, abbiamo salutato emozionati i nostri nuovi amici inglesi e finalmente ci siamo recati con i nostri bagagli all’aeroporto. Prima del decollo abbiamo avuto il tempo di pranzare e di raccontarci entusiasti le nostre esperienze. Il volo, leggermente in ritardo, è stato tranquillo fino all’arrivo all’aeroporto di Ciampino, poco dopo le tre di pomeriggio . Ci hanno atteso impazienti i nostri genitori accogliendoci con un grosso abbraccio per portarci poi a casa.

E’ difficile spiegare con poche parole tutte le emozioni, le paure o le incertezze che ci hanno accompagnato prima e durante questo viaggio; l’attesa era tantissima e gli incontri e le esperienze nuove ci hanno regalato tanti momenti di felicità, permettendoci di vivere dei giorni meravigliosi insieme ai miei compagni di classe e ai miei insegnanti.

 Resterà un’esperienza indimenticabile che mi accompagnerà per tutta la vita.

Syria Zaccardelli IIB

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